Madeira è un bellissimo paradiso portoghese costituito da un arcipelago di isole a cinquecento chilometri dalla costa africana e che si affaccia sull’Oceano Atlantico. La leggenda narra che Madeira fosse parte del regno leggendario di Atlantide e che le isole che fanno parte dell’arcipelago fossero note ai Fenici sebbene la scoperta ufficiale avvenne secoli dopo a cura dei portoghesi, nel 1419. Madeira è conosciuta anche per essere la patria natale di uno dei calciatori più forti al mondo, Cristiano Ronaldo, ma non è per questo che ve ne parliamo. Oggi siamo qui a presentarvi il vino di Madeira, l’eccezionale nettare liquoroso tipico che troverete in tutte le case dei portoghesi più orgogliosi.
Le tradizioni e le origini del vino di Madeira
Questo vino nasce nel 1600 e da allora ha dato vita ad un vero e proprio metodo di vinificazione specifico e unico al mondo. I vini portoghesi sono generalmente corposi e aromatici perché seguono uno stile inconfondibile. La tecnica stessa di maturazione del vino di Madeira segue procedimenti tali da renderlo ossidato e privo di sensazioni di acidità. Per questo tra intenditori potrà capitare di sentir descrivere un vino invecchiato come maderizzato quando si presenta troppo ossidato a seguito di un lungo periodo di maturazione.
La vinificazione tradizionale
Il vino di Madeira nacque casualmente e visse per lungo tempo un tipo di produzione esclusivamente destinato all’uso locale. Il territorio climatico non consentiva alle uve di raggiungere la maturazione dolciastra sufficiente per cui il vino prodotto risultava troppo acido. Per ovviare a questo problema i produttori iniziarono a mescolare il prodotto finito con ulteriore zucchero di canna o con alcol prodotto dalla fermentazione della canna. In questo modo non solo il vino risultata più dolciastro e piacevole ma preservava meglio le proprietà organolettiche soprattutto dopo gli intensi viaggi a cui era sottoposto in nave. Si scoprì, a tale proposito, che il vino zuccherato che viaggiava in mare migliorava proprio per le condizioni ambientali in cui continuava a fermentare.
La longevità del vino di Madeira
Sarà proprio questa scoperta a dare vita al metodo di vinificazione del Madeira per cui il vino viene sottoposto alla maturazione in estufas che mantengono la temperatura circostante ed interna sui cinquanta gradi. Il processo simula i viaggi in mare del vino Madeira originale e ne costruisce il tipico sapore maturo e corposo che conosciamo oggi. Il vino Madeira subisce importanti processi di maturazione a temperature elevate e di ossidazione, motivo per cui risulta stabile e con un buon mantenimento nel tempo. Si tratta di uno dei vini più longevi al mondo se pensate che, una volta imbottigliato, esso può essere bevuto anche dopo un secolo.
I vini e i vitigni di Madeira
Esistono numerosi tipi di vini Madeira e che prendono il nome dal tipo di vitigno utilizzato in termini di dolcezza dei frutti. Generalmente le tipologie sono quattro cioè il Boal, il Malmsey, il Sercial ed il Verdelho. Il Malmsey è il tipo più dolce e viene spesso etichettato come “ricco” mentre il Sercial è quello più secco. Uno dei più rari e che è pressoché introvabile è il Terrantez, un vino intenso e profumato raro e prezioso. Il Madeira si caratterizza come millesimato se i vitigni di produzione sono unici mentre come solera se le uve utilizzate sono di più tipi. In Italia si produce ottima Grappa elevata in botti provenienti da Madeira ed utilizzate per maturare questo vino liquoroso ed intenso. La grappa affinata nelle botti di Madeira produce un effetto coinvolgente, ricco e fruttato che si sposa con i vitigni piemontesi di Moscato e dà vita ad una delle grappe più pregiate del nostro mercato, ovvero la Sibona che potete acquistare su Sapori dei Sassi, uno dei portali più forniti ed autorevoli del web.
Qualche curiosità sul vino di Madeira
Questo vino ha storicamente preso parte ad avvenimenti che studiamo ancora oggi ed è stato bevuto da illustri personaggi del passato come Bonaparte e Thomas Jefferson. Napoleone, difatti, ricevette in omaggio grandi quantità di vino di Madeira dall’allora governatore inglese dell’arcipelago quando, in occasione del viaggio di esilio a Sant’Elena, egli si trovò di passaggio a Madeira. Più tardi e in corrispondenza dell’ufficializzazione della Dichiarazione d’Indipendenza che diede vita a quella che oggi conosciamo come USA, il vino Madeira fu portato in tavola per brindare in onore degli accadimenti. In epoca di proibizionismo, infine, il vino di Madeira visse un crollo vertiginoso delle importazioni statunitensi e iniziò a circolare per lo più in Francia perché veniva impiegato in grandi quantità per preparare la Sauce Maudère, una salsa pepata e saporita con cui vengono impreziositi i secondi di carne rossa.
Come si degusta il vino di Madeira e per quali accostamenti è più indicato?
Il vino di Madeira subisce spesso “maltrattamenti” quando viene additato come un vino da dolce, quasi fosse una semplice imitazione di un Brachetto rosato a bollicine. Nulla da togliere al Brachetto che nella sua versione DOCG è un vino dell’alto Monferrato di eccellente qualità. Ciò a cui facciamo riferimento è la consuetudine di accostarlo al dolce con lo stesso atteggiamento con cui si stappa uno spumante commerciale per mandare giù il dessert. Il vino di Madeira è sicuramente un ottimo vino da dolce ma il retrogusto di caramello bruciato e le sensazioni di frutta e di fiori non sono da abbinare solo ed esclusivamente ai sapori dolci e neutri. Questo vino si sposa alla perfezione con gli antipasti di prosciutti e formaggi e ha una buona resa con le carni rosse arrostite. Data la pluralità di odori e sapori che sprigiona, nonostante sia un vino altamente ossidato, esso è in grado di emanare diverse sensazioni organolettiche a seconda dell’abbinamento scelto. Lo raccomandiamo generalmente come vino da aperitivo, come vino da fine pasto e come bevanda da meditazione anche se, a seconda del tipo di secchezza o dolcezza potrete azzardare accostamenti con secondi di carne decisamente prelibati.