Social network e vino

Perché un’azienda vinicola dovrebbe attuare delle strategie di social media marketing? Cosa c’entrano tra loro social network e vino?

Sempre più spesso mi rendo conto che nel nostro paese manca una cultura digitale radicata e diffusa in maniera capillare.

L’articolo di oggi vuole essere una risposta a quelle aziende vinicole che hanno bisogno di capire concretamente qual è il motivo reale per cui social network e vino dovrebbero andare d’accordo, sia che si tratti di Facebook o di Instagram o di YouTube o di altri.

Ma prima, facciamo un passo indietro.

Come si comportano attualmente le aziende vinicole italiane?

FleishmanHillard Italia ha presentato la classifica 2015 delle prime 25 imprese vinicole per fatturato, analizzando l’attività di social media marketing di ognuna. (fonte: http://youmark.it/wp-content/uploads/2015/05/FleishmanHillard_Il-gusto-digitale-del-vino-italiano_ricerca-2015.pdf)

Valutando le prime 25 aziende ne emerge un quadro piuttosto chiaro: sono 17 quelle che hanno un profilo Facebook attivo, 15 quelle che hanno un canale YouTube e solo 11 con un profilo Twitter. Di queste soltanto 13 hanno pubblicato un aggiornamento Facebook negli ultimi sette giorni, solo 3 hanno pubblicato un contenuto video nell’ultimo mese e solo 8 pubblicano su Twitter giornalmente.

Il trend è senza dubbio positivo, la presenza piuttosto elevata delle aziende online fa ben sperare per il futuro.

Ma siamo ancora agli inizi.

A cosa possono concretamente servire i social ad un’azienda vinicola?

  • Creare interazione: i social network nascono per creare interazione e per favorire la conversazione tra più utenti. Le cantine devono utilizzare canali come Facebook per comunicare ai potenziali clienti e agli intenditori del vino tutto ciò che è legato all’attività aziendale: dai wine tasting agli eventi che frequentano (Vinitaly, per esempio), dai loro meravigliosi vigneti ai premi che acquisiscono durante l’anno.
  • Migliorare le vendite: ebbene si, soprattutto se consideriamo il fatto che Facebook recentemente ha rilasciato per le fan page la feature “vetrina” che permette di creare un vero e proprio spazio di vendita online dove proporre i prodotti senza mai uscire dalla pagina. Ma non solo.
    Attraverso Facebook possiamo contribuire a far conoscere gli eventi aziendali, invitando coloro che ci seguono e che sono presenti sul territorio ad esserci in quella giornata/serata.L’obiettivo quindi è quello di coinvolgere maggiormente per vendere di più.
  • Ascoltare e migliorare la reputazione online: se non ci sei sui social non avrai mai il controllo di ciò che dicono di te. Che tu voglia o non voglia le persone attraverso questi incredibili canali di comunicazione parlano di te, e scambiano opinioni sulla tua attività con i loro amici e conoscenti.Esserci significa avere il controllo della tua stessa reputazione, convogliandola in un canale sempre positivo.

Social NetworkOvviamente non c’è soltanto Facebook. Recentemente il social network di cui si parla maggiormente è Instagram, interamente dedicato alle immagini.

Grazie a questo social è possibile geolocalizzarsi e stimolare ulteriormente le persone ad interagire con la cantina stessa attraverso foto di eventi, ristoranti, visite guidate o addirittura foto nel periodo delle vendemmie: basti pensare che alcune cantine lasciano un filare di viti apposta per i clienti che vogliono provare l’esperienza della vendemmia.

Su YouTube invece si è ancora più esposti, si può mettere davvero la propria faccia attraverso video di presentazione dello staff e dell’azienda, oppure video che spieghino ed illustrino le meraviglie della fermentazione o le caratteristiche dei prodotti.

Una persona esterna tutte queste cose non le conosce perché non le vive in prima persona.

I social network avvicinano le persone alle aziende, che diventano quasi umane dotate di valori che rispettano e che condividono.

Social network e vino: cosa hanno bisogno le aziende vinicole per esserci correttamente sul web?

Prima di tutto hanno bisogno di una formazione di base e di una strategia condivisa. E’ impensabile che la comunicazione interna non rifletta quella fatta verso l’esterno, come è impensabile l’assenza di una strategia editoriale completa.

Programmare e sapere quello che si fa sono i due elementi chiave per raggiungere il successo e gli obiettivi in qualunque ambito della vita. Non cambia per la comunicazione attraverso i social network.

I social non sono mai il fine ultimo della comunicazione, sono soltanto il mezzo più efficace per raggiungere i potenziali clienti e portarli a conoscere la nostra realtà vinicola.

Quando riusciamo a fare questo, abbiamo fatto centro.

A quel punto non servirà più copiare le azioni che fanno altri per prevalere sui concorrenti, ma avremo una strategia definita, un obiettivo chiaro e condiviso, la possibilità di raggiungere risultati incredibili sia a livello di visibilità sia a livello di nuovi clienti e conversioni.

Potremmo paragonare i social network a delle piazze adibite a mercato di paese, piene zeppe di persone che guardano, passeggiano, parlano e comprano.

C’è chi fa un semplice giro senza curarsi molto delle bancarelle, c’è chi invece sta cercando qualcosa di specifico e controlla tutte le bancarelle dello stesso tipo.

C’è anche chi non sa bene cosa ci fa lì, ha solo voglia di farsi un giro ma alla fine torna a casa con una borsa piena zeppa di acquisti.

VinoLe bancarelle sono le nostre fan page o i nostri profili aziendali sui social: se ci siamo, se abbiamo una bancarella curata, se ogni tanto lanciamo qualche urlo per invitare la gente a vedere la nostra mercanzia, se abbiamo i prodotti più importanti e sappiamo venderli bene, non avremo problemi e il nostro banchetto spopolerà.

Ma se è la prima volta che siamo al mercato, sul tavolo abbiamo pochi prodotti messi a caso, senza una linea logica, proviamo pure ad urlare qualche frase casuale senza sapere bene cosa vogliamo, e addirittura rispondiamo male quando qualcuno ci fa qualche commento negativo, forse stiamo sbagliando del tutto strategia.

Forse crescere sarà più faticoso del previsto.

 

I consigli finali?

Credere nella propria azienda, credere nel potere dei social network e del vino, investire in strategia e formazione, metterci l’impegno di tutti per creare una comunicazione adorabile dell’impresa vinicola. E’ semplice, basta un po’ di buona volontà! Lascia il tuo commento qui sotto se l’articolo ti è piaciuto!

photo credit: Social media chart via photopin (license)

photo credit: Silver Sunset via photopin (license)

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