E’ sotto gli occhi di tutti: ogni anno, solo in Italia, vengono rilasciate decine di migliaia di recensioni su ristoranti, pizzerie e altri locali in cui trovare ristoro. L’interesse per l’enogastronomia è altissimo ma molto spesso ci si imbatte in recensioni taroccate che producono classifiche improbabili e che fanno arrabbiare gli esercenti. Di contro, le autorevoli guide cartacee come Michelin, L’Espresso e il Gambero Rosso non riescono a tenere il passo dei tanti interessantissimi locali di nuova apertura, così come non riescono a premiare le piccole realtà a conduzione familiare spesso fuori dai rigidi schemi degli ispettori. In un panorama così in fermento, si sta facendo strada il progetto Oraviaggiando.it in cui lavorano giornalisti, gastronomi, segnalatori gourmet e blogger, il tutto sotto la supervisione dell’autorevole redazione de La Madia Travelfood.
Sono sempre più numerosi gli appassionati della buona cucina che utilizzano il web per cercare nuovi ristoranti, certi di poter trovare con facilità centinaia di opinioni e consigli. L’interesse per l’enogastronomia è altissimo, basti osservare quanti nuovi blog, nuovi format televisivi e nuove pagine di Facebook nascono ogni mese su questo tema e quante recensioni scritte da comuni avventori prendono spazio nella rete.
In questi anni si è potuto constatare, però, cosa succede se si lascia a totale arbitrio di comuni utenti la possibilità di scrivere opinioni senza alcun controllo. Negli ultimi anni il web ha incoraggiato molti navigatori ad usare questi strumenti con troppa leggerezza, rischiando di mettere a repentaglio la reputazione di un ristoratore molto spesso per futili, quanto non veritieri, motivi. Ritengo di aver pagato troppo? Lascio un commento negativo. Sono un concorrente invidioso del successo di quel ristorante? Consiglio a tutti di non andarci.
Il portale enogastronomico nato nelle Marche lancia la sfida a Tripadvisor e alle guide di carta
In questo panorama così frastagliato, la guida ristoranti Oraviaggiando.it promette di accontentare proprio tutti. Oraviaggiando è una guida ristoranti online nata 12 anni fa con l’intento di tutelare la reputazione dei propri ristoranti associati, attraverso la produzione di articoli giornalistici scritti esclusivamente da professionisti del settore enogastronomico e attraverso il lavoro di fotografi esperti chiamati a mettere in risalto gli ambienti e soprattutto i piatti. All’interno della guida, la descrizione prodotta è un approfondito “viaggio” nel mondo dei ristoranti visitati, un lavoro svolto con attenzione e professionalità che permette a chiunque di comprendere veramente tutto ciò che c’è da sapere su di un locale: identità, storia e filosofia di cucina, tutto questo senza far uso di inutili classifiche e punteggi che lasciano il tempo che trovano.
Su Oraviaggiando.it le recensioni all’interno di ciascuna vetrina/ristorante sono addirittura di due tipologie: al centro della pagina è possibile leggere la recensione giornalistica, un testo tra le 2.000 e le 3.500 battute che racconta la storia, la vita di tutti i giorni, la cucina e tutto ciò che ruota attorno al locale. I giornalisti sono chiamati a non mettere voti ma a raccontare “il luogo” offrendo all’utente le corrette chiavi di lettura per apprezzare o meno il ristorante. Alla fine della scheda, invece, è possibile leggere i commenti dei lettori. Ciascun iscritto può lasciare liberamente la propria opinione purché reale e costruttiva. Non sono ammessi insulti, recensioni generiche, commenti sulla nazionalità del personale o altre informazioni che solitamente sono poco utili alla community.
Dal 2007 ad oggi l’azienda marchigiana ha collezionato articoli e citazioni da prestigiose testate quali Affari e Finanza di Repubblica, Rai, Ristoranti, Italia a Tavola, ecc. Oggi Oraviaggiando.it è un portale maturo e le prospettive sono interessanti.
Recensioni vere, prenotazioni in tempo reale e sconti: così si vuole sfidare il colosso Tripadvisor
Tripadvisor, così come tanti altri siti di recensioni senza un vero controllo, stanno creando grande imbarazzo tra i ristoratori e sta abituando i navigatori ad un uso improprio della libertà di espressione. Uno “sfogatoio di rancori” l’aveva chiamato l’ex direttore della guida Michelin Italia: L’operaio o il bancario, la casalinga o lo studente su alcuni siti possono sentenziare brutalmente coperti da anonimato e spesso senza tenere conto delle conseguenze che un commento negativo può provocare.
«Non abbiamo nulla contro il colosso americano» ci fa sapere l’ideatore del progetto Giovanni Mastropasqua «siamo solo dell’opinione che dovremmo cercare di tutelare meglio le nostre eccellenze. Offrire informazioni dettagliate, foto di qualità e servizi efficienti ai turisti stranieri o avventori occasionali è un dovere. Ci aspettiamo molta collaborazione da parte degli utenti italiani e – chiaramente – ci aspettiamo anche un supporto da parte della stampa, per noi risorsa utilissima.»