Il re dei vini: il Barolo

In Piemonte, regione da sempre vocata alla coltivazione della vite ed in particolare il vitigno Nebbiolo, si produce uno dei vini più longevi ed importanti d’Italia, il Barolo. La zona prediletta ed esclusiva del Barolo è tra Cuneo ed Asti, le Langhe. Le Langhe sono suddivise in zone:

  • Langhe a bassa quota, zona sotto i 600 metri di altitudine;
  • Langhe ad alta quota famosa anche per la coltivazione delle nocciole;
  • Le Langhe della provincia di Asti.

Nel 2014, le Langhe sono diventate Patrimonio dell’Unesco.

Il Barolo è un vino rosso fermo, famoso per avere una grande longevità; infatti, sono disponibili bottiglie di vendemmie risalenti ad oltre 50 anni. Il Barolo è un vino prodotto con uve nebbiolo in purezza. Il nome Nebbiolo si fa risalire alla sua caratteristica buccia che si ricopre da una leggera patina bianca che ricorda la nebbia, inoltre questo vitigno matura i propri grappoli nel mese di ottobre circa, quando arrivano le prime nebbie. Per produrre un Barolo non basta usare uve Nebbiolo, servono infatti alcuni passaggi che sono definiti nel disciplinare di produzione del Barolo. Esso deve affinare almeno per 3 anni di cui 18 mesi nelle botti grandi. Quando il Barolo è affinato per 5 anni diventa Barolo Riserva. Se un vino prodotto nelle Langhe con solo uva Nebbiolo non segue il processo di affinamento definito dal Disciplinare, può essere definito semplicemente Nebbiolo Langhe DOC. I comuni che rientrano nel Disciplinare del Barolo sono:

  • Barolo
  • Diano d’Alba
  • Grinzane Cavour
  • La Morra
  • Castiglione Falletto
  • Novello
  • Serralunga d’Alba
  • Cherasco
  • Monforte d’Alba
  • Verduno

Il Barolo alla vista, al naso ed al palato

Il Barolo nel calice si presenta di colore granato, con riflessi rubino che diventa aranciato per le vendemmie più vecchie. Il Barolo presenta profumi di frutti rossi, ribes nero, lamponi, ciliegio, fiori appassiti, spezie come il pepe verde, sentori di anice, aromi di liquirizia e noce moscata. Il Barolo si presta alle grandi degustazioni grazie alle sue caratteristiche e complessità intrinseche. Il Barolo è un vino con un profondo legame con la terra di provenienza.

L’uva Nebbiolo utilizzata per produrre il Barolo è coltivata sulle colline delle Langhe dove si trovano delle interessanti differenze nel prodotto finale. La zona di produzione del Barolo è suddivisa al suo interno ed ogni zona ha un nome specifico. Ad esempio, il Barolo di Castiglione Falletto è famoso per la corposità del tannino, il Barolo di Serralunga per la precisione dei gusti ed il Barolo di La Morra per l’eleganza. Le zone sono catalogate ufficialmente e sono delle menzioni geografiche. Una MGA, ovvero una menzione geografica aggiuntiva è indicata in etichetta dopo la parola Barolo.

Il Barolo più prestigioso

Difficile, se non impossibile, trovare il Barolo più prestigioso tra i molti presenti. Alcuni Barolo, come il Monfortino, sono delle vere e proprie icone, vini costosi e pregiati, ricercati da tutti gli amanti del vino oltre agli investitori. Acquistare un Monfortino è difficile, data la scarsa disponibilità sul mercato che fanno salire il prezzo a livelli molto alti. Abbiamo analizzato i prezzi di Monfortino su centinaia di enoteche e possiamo confermare che i prezzi sono tra più elevati di tutta la DOCG Barolo. Per questo motivo riteniamo che il Monfortino sia il Barolo più prestigioso presente sul mercato. Il Monfortino è prodotto da Giacomo Conterno, uno dei grandi produttori di Langa ed è famoso per avere una longevità leggendaria. Alcune vecchie bottiglie di Monfortino risultano ancora oggi molto godibili ed offrono un’esperienza di degustazione unica e difficilmente replicabile. Il potenziale del Nebbiolo è portato al massimo quando questo è coltivato nelle Langhe, non credo ci sia altro da aggiungere.

 

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