Anolini in brodo

LA CUCINA PIACENTINA

La cucina piacentina, e quella della Val Tidone in particolare, è ricchissima di piatti le cui origini risalgono all’antichità. La nostra zona ha preservato le ricette originarie e le propone ancora oggi secondo la tradizione, in virtù della estrema semplicità dell’esecuzione e del gusto tutto speciale della cucina povera. Le ricette da noi proposte vogliono essere un semplice suggerimento per cimentarvi nelle prelibatezze della nostra terra, ricordando comunque che mille sono i modi per cucinare il medesimo piatto, e mille sono le varianti in uso. Quante sono le mani che cucinano, tante le ricette…e tutte ottime!

Antipasti:

I salumi piacentini, coppa salame e pancetta, hanno ottenuto il riconoscimento del marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) in virtù della morbidezza e del gusto che “si scioglie in bocca”, caratteristiche tradizionali degli insaccati della zona. La Val Tidone vanta il primato della rinomata Coppa di Agazzano, da secoli prodotta nella zona.

Primi piatti:

La “trilogia” dei primi piatti comprende i Pisarei e fasö, gnocchetti di farina e pangrattato con sugo di fagioli, gli Anvein, o anolini in brodo cucinati in innumerevoli varianti, ed i Turtei con la cua, tortelli di ricotta, spinaci e grana piacentino, con la tradizionale forma di treccia. Ci sono poi i cappellacci alla piacentina, i marubini in brodo e le tagliatelle con salsa di noci. A questi si possono aggiungere la Pasta al forno, i Panzerotti, cannelloncini ripieni di ricotta e spinaci, le Chicche della nonna, gnocchetti con l’impasto di ricotta e spinaci, e le Mezze maniche ripiene, pasta con un ripieno di uova, grana e pangrattato, oltre al tradizionale “piatto ricco” costituito dalla Bomba di riso. Tipico piatto riservato alla ricorrenza del due novembre è poi la Zuppa di ceci.

Secondi piatti:

Il secondo di carne più noto è sicuramente lo Stracotto alla piacentina, cucinato tradizionalmente con la carne del manzo allevato nell’alta Val Tidone. Molto diffusa è anche la Faraona arrosto, soprattutto in occasione delle festività, ad eccezione del Natale, a cui è riservato il tradizionale Capon ‘d Nadal. A questi si può aggiungere la Coppa arrosto, piatto di più recente diffusione, consistente in coppa fresca di maiale rosolata e successivamente cotta al forno. Ricette tradizionali oggi per lo più cadute in disuso, anche perché piuttosto elaborate nella preparazione, sono il Tasto, punta di vitello ripiena, e la Trippa di manzo, detta “alla piacentina”.

Polenta:

Come ogni cucina povera che si rispetti, anche quella piacentina fa largo uso della polenta, cucinata in numerose versioni. La più caratteristica è la Polenta con Picula ad Caval, condita con un intingolo di carne di cavallo tritata, ma nei mesi invernali vanno per la maggiore anche la Pôleita consa, espediente per “riciclare” gli avanzi di polenta, e la Pôleita e grasei, farcita con ciccioli di maiale.

Piatti vari:

La regina della tavola piacentina è sicuramente la Burtleina, frittata di farina, acqua e sale, piatto versatile che può essere servito in ogni occasione. Assai gustosa è anche la variante costituita dal Batarö, in cui all’impasto citato si aggiunge il lievito. Piatti stagionali particolarmente apprezzati sono i Verzolini, le Lumache, la Rustiseda (peperonata) e i Funghi fritti. L’insalata di Gurgnai è il contorno più diffuso e saporito.

Dolci:

Gli impasti di pasta frolla non mancano mai sulla tavola dei piacentini. Molto comuni sono perciò le Crostate ed i Buslanein (ciambelline). Dolci tipici della zona sono anche la Torta di mandorle, con mandorle finemente tritate nell’impasto, il Latte in piedi, ed il Buslan (ciambella). Ogni ricorrenza ha poi il suo dolce tradizionale: i Turtlitt (frittelle dolci ripiene)per il Carnevale, il Must (mosto d’uva cotto)nel periodo della vendemmia e la Pattona (castagnaccio) nei mesi autunnali.

Vini:

Sono molto numerose le tipologie di vino prodotte nel piacentino. Il più famoso è il Gutturnio nelle sue tre versioni: Gutturnio frizzante, Gutturnio superiore e Gutturnio riserva. Poi ci sono i rossi Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. Tra i vini bianchi citiamo Malvasia, Ortrugo, Chardonnay e Sauvignon.

Per approfondire si può consultare il sito web ufficiale del Consorzio di Tutela e promozione dei vini doc dei Colli Piacentini.

Oppure consulta le 200 ricette della cucina piacentina: dagli antipasti ai dolci sul blog di Podere Casale

 

Foto: Wikipedia

Articolo letto 123 volte.
Condividi questo articolo sui social
Scroll to Top