8 GUTTURNIO FRIZZANTI DA BERE TUTTO L’ANNO

La tipologia di Gutturnio più nota e diffusa, ma non l’unica (vedi “8 Gutturnio e un intruso da regalare a Natale”), è quella frizzante. Per ottenere le bollicine fondamentalmente esistono due modalità: il metodo Martinotti (o Charmat) in autoclave e la rifermentazione in bottiglia. Se il primo permette di ottenere vini più fruttati, puliti e immediati, più “facili”, con il secondo vengono esaltati i tratti più decisi e veraci, oltre ad aspetti come la complessità e la longevità.

Chi scrive, sia da produttore che da consumatore, è maggiormente attratto dai rifermentati in bottiglia, ma è giusto riconoscere come entrambi i metodi riescano ad esprimere, con sfumature diverse, i numerosi timbri caratteriali dei vitigni e dei territori di partenza.

Dunque, ecco a voi 8 Gutturnio frizzanti da bere tutto l’anno (e un intruso).

Gutturnio frizzante 2015 – Davide Valla

Specializzato nei frizzanti rifermentati in bottiglia, Davide Valla – sveglio, preparato, curioso –  rappresenta al meglio la nuova generazione dei vignaioli della Val Tidone. L’annata più recente del suo Gutturnio frizzante beneficia della generosità di un’annata calda, ma con il sottofondo di una piacevole acidità che ravviva il corpo. Al naso note fruttate e leggermente minerali si sviluppano in un palato saldo, che coniuga al meglio sprint e polpa.

Gutturnio frizzante Magia 2015 – Marco Cordani

Sulle colline di Celleri (Carpaneto) Marco Cordani conduce pochi ettari di vigna in modalità “naturale” da cui ricava vini schietti, succosi e un po’ selvatici: di sostanza, più che di forma. Da poco ha iniziato un interessantissimo progetto di recupero di antichi vitigni locali. Il Magia 2015, rifermentato in bottiglia, ha spuma ricca e una bella “carnosità” generale, ricchezza di frutto maturo che prelude ad un palato deciso e asciutto.

Gutturnio frizzante 2015 – Marengoni

I fratelli Lino e Flavio Marengoni di Ponte dell’Olio hanno nel Gutturnio frizzante una delle loro armi migliori. Quest’anno esprime una generosa impronta fruttata con note di amarene speziate. Pieno, succoso e rotondo, quasi  morbido ma senza mai cadere nella mollezza, ha i tratti tipici di quest’angolo di Val Nure, che – senza tanti fronzoli – è solito esprimere potenza e concentrazione, materia e tannino.

Gutturnio frizzante 2012 – Croci

Ebbene sì, un Gutturnio frizzante del 2012, rifermentato in bottiglia. Una sfida provocatoria con radici in Val d’Arda. Il profilo è giustamente evoluto, maturo e un po’ decadente (confettura di fragole che vira verso il sottobosco), ma il sorso è ancora sufficientemente fresco e compatto – e adatto a un bel piatto di anolini in brodo – con le bollicine che, pur avendo perso in vivacità, solleticano piacevolmente il palato.

Gutturnio frizzante ‘Ri More 2015 – Baraccone

Assaggiando i potenti Gutturnio fermi, e i rossi fermi in genere, di Andreana Burgazzi (Ponte dell’Olio), non è difficile immaginare le caratteristiche di questo Gutturnio frizzante. Come quelli, anche questo esibisce una materia prima importante: volume e tanta sostanza, un frutto caldo e ampio, vigore tannico e alcolico che richiede qualche mese in più di bottiglia per apprezzarlo in pieno, ma tutto gestito in armonico equilibrio.

Gutturnio frizzante 2015 – Il Negrese

Matteo Braga a Ziano non produce solo Malvasia Passito, anche se tra i suoi vini quest’ultimo è giustamente quello più celebrato oltre che quello prodotto in maggiori quantità. Il suo Gutturnio frizzante in quest’annata calda magari non brilla in particolare per finezza e freschezza aromatica, ma dà belle soddisfazioni a tavola (provatelo con un piatto di pisarei e fasò) grazie al suo carattere gustativo diretto e asciutto, essenziale.

Gutturnio frizzante Il Garitto 2015 – Casa Benna

Un tempo si diceva che i vini di Casa Benna (località poco prima di Castell’Arquato, per chi arriva da Piacenza) si “tagliavano con il coltello”. L’immagine è efficace e veritiera anche oggi per descrivere i vini di Andrea Molinari e Alessandro Stabile, sia i Gutturnio fermi, sia il  frizzante, che nell’annata 2015 esprime densità di toni olfattivi (con intense sensazioni di mela e frutta macerata), larghezza e ampiezza di volume al palato.

Campo ai Preti 2015 – Graziella Borri

Andrea Pradelli gestisce l’azienda di famiglia in località Pillori di Travo, Val Trebbia, in una zona esclusa dalla denominazione Gutturnio (ecco l’intruso!), ma che ormai meriterebbe di farne parte. Questo I.g.t. rifermentato in bottiglia da barbera e croatina, quindi un Gutturnio sotto mentite spoglie, ha buona polpa complessiva, è secco e amarognolo al palato, il che lo rende un ottimo compagno a tavola.

Gutturnio Frizzante 2015 – Podere Casale

Chiudiamo con la Val Tidone e con l’azienda di Podere Casale. Il frizzante in questione è un peso medio che al naso necessita di lieve ossigenazione per far uscire il frutto e i sentori floreali di viola. In bocca poi fila via scorrevole e lineare, né troppo morbido, né troppo aggressivo, alcol giusto, bollicine ben presenti ma non troppo invadenti. Ripulisce e rinfresca il palato, ottimo compagno di saporiti e grassi pasti a base di ricette locali ed emiliane in genere.

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